Le Piccole Lettere
Con le grandi parole dello scrittore e poeta americano E.E. Cummings (1894-1962), apro la pagina delle Piccole Lettere, in particolare con una delle mie poesie preferite in assoluto, la n° 60 dei Collected Poems.
Quella di Cummings è stata una delle voci più alte della letteratura d’oltreoceano del ‘900. Precisamente un secolo fa terminava il suo unico romanzo, The Enourmous Room, considerato la migliore opera americana sulla seconda guerra mondiale. E sempre un secolo fa egli scriveva sulle pagine di una rivista leggendaria nuova, pietra miliare nel viaggio editoriale dell’arte americana, Poetry, ideata dall’intellettuale e scrittrice Harriet Monroe. Apparivano sulla rivista autori come Pound, Williams, Dollittle, Eliot, Lowell, tutte le penne più interessanti della poesia modernista di quel periodo e la lungimirante editrice parlò di una Open Door da tenere aperta, da cui lasciar passare ogni voce interessante, nuova, sperimentale, togliendo di mezzo tutti i paletti che la tradizione solitamente pone tra i piedi degli scrittori. Furono anni importantissimi quelli, di rivolta pacifica delle lettere, di sperimentazione formale, che accese gli entusiasmi dando l’opportunità all’invenzione poetica d’intraprendere strade diverse, autentiche, e con esiti bellissimi.
Dall’introduzione ai New Poems (1938).
“Queste poesie sono per te e per me e non sono per i più – inutile pretendere che i più e noi ci assomigliamo. I più hanno con noi in comune meno della radicequadratadiuno. Tu e io siamo esseri umani; i più sono degli snob”.
Edward Estlin Cummings
sempre sia il mio cuore aperto ai piccoli
uccelli che sono il segreto del vivere
qualsiasi loro canto è meglio del sapere
e gli uomini che non li sentono sono vecchi
may be heart always be open to little
birds who are the secrets of living
whatever they sing is better than know
and if men should not hear them men are old
sempre la mente vaghi affamata
intrepida assetata e agile
e anche s’è domenica il torto sia mio
chè se la gente ha ragione non è giovane
may my mind stroll about hungry
and fearless and thirsty and supple
and even if it’s sunday may i be wrong
for whenever men are right they are not young
e che io non faccia mai nulla di utile
e il mio amore per te sia più che sincero
perchè nessuno giammai fu così stolto
da non attirarsi con il sorriso il cielo
and may myself do nothing usefully
and love yourself so more than truly
there’s never been quiet such a fool who could fail
pulling all the sky over him with one smile