Arte e Passioni da condividere
Il filo rosso che ci tiene uniti da sempre è passione per l’arte, la letteratura, la musica e il territorio, ricco di memoria e bellezza.
La Stanza della Musica è situata allo stesso piano dell’appartamento, con finestre molto luminose che danno sul Portico.
E’ una stanza/studio con pianoforte mezza coda Kawai, che può essere messo a disposizione su richiesta per motivi di studio o semplicemente per il piacere di suonarlo. Nello studio si trovano un vecchio stereo funzionante con giradischi, una collezione di musica classica in LP e tanti libri di argomento musicale.
È un ambiente questo a cui siamo estremamente legate, poiché abbiamo trascorso tanto tempo a studiarvi musica, solfeggiare. Io Valentina, ho studiato pianoforte per molti anni, iniziato il Conservatorio e poi intrapreso la strada della Storia dell’Arte, laureandomi in Conservazione dei beni Culturali. Io Rossella, ho conseguito il Diploma di Conservatorio in flauto traverso ed insegno il mio strumento negli istituti musicali e propedeutica musicale nelle scuole primarie.
Lì sono stati preparati esami di Conservatorio, ci siamo incontrati con amici di studio e insegnanti, sono volate note buone e cattive, sono stati fatti sogni ad occhi aperti che in parte si sono avverati ed in parte si sono trasformati in altre passioni che tuttora resistono al passare del tempo. Tanti sono i ricordi che riempiono questa stanza, dei pomeriggi in cui studiavamo musica e il suono del flauto e del pianoforte arrivava ai vicini di casa, forse non sempre felici delle nostre scorribande musicali! LEGGI LA NOSTRA STORIA
Molti musicisti di passaggio a Monticchiello, ingaggiati per i concerti estivi del Teatro Povero, si sono fermati qui, passando prima dalla “Taverna di Moranda” gestita dai nostri nonni. Nostro padre Albo, chitarrista molto dilettante! stringeva amicizia con gli artisti e tra un piatto di pici e un buon bicchiere di vino, iniziava a parlare di musica per poi condurli proprio a casa nostra, in questa stanza, dove spesso suonavano e si esercitavano per i concerti stessi.